TRACCIA DEI PARAMETRI

COMPARTO MOVIMENTAZIONE MERCI

Premessa

Il settore movimentazione merci, alla fine del 1999, era formato da 71 cooperative (+ 20,3% rispetto al 1998), che avevano sviluppato un fatturato di 464 miliardi e 434 milioni (+ 17,1% rispetto al 1998) con 7.378 addetti (+ 22,6% rispetto al 1998).

I dati qui presentati sono stati raccolti da un campione consistente in 10 cooperative (pari al 14,2% del totale) con fatturato di 182 mld. (39,8% del totale) e con 2.708 addetti (36,7% del totale).

Le cooperative interessate sono rappresentative di tutti i territori della regione e si collocano nella fascia medio alta dell’insieme di cooperative di movimentazione. Basti pensare che nel 1999 il rapporto fatturato/addetto dell’insieme è di 62,95 milioni, mentre lo stesso indice del campione è di 76,62 milioni.

Le 10 cooperative del campione sono:

Co.fa.mo. e Saragozza (Bo) - Facchini e Trasporti (Fo) - Atfi (Imola) - Movitrans/Ctf e C.f.p. (Mo) - La Giovane e Taddei (Pr) - Co.fa.ri. (Ra) - M.g.m. (Re)

Realizzare gli scopi mutualistici e sociali cooperativi:

1) con un’offerta di servizi sempre più qualificati, competitivi e convenienti

10% è il tasso di aumento annuo delle attrezzature mobili (costituito dalla media ponderale dell’11% di carrelli, del 27% di transpallet, del 18% di automezzi, del 3% di gru, dall’11% di pale)

25% è il tasso di sviluppo delle procedure informatiche

al 4,67% dei clienti si forniscono servizi complessi parziali o totali del ciclo completo della movimentazione

sul totale del campione il 10% ha concluso le procedure di certificazione ISO 9002 e il 30% ha avviato le procedure

il 70% è iscritto in elenchi specifici dei fornitori di grandi clienti pubblici o privati

nel 70% delle province emiliano-romagnole sono stati promossi osservatori

nel 50% delle province emiliano-romagnole si sono realizzati protocolli di intesa, così come a livello regionale

nel 10% si sono elaborati appalti tipo di movimentazione

2) soddisfacendo i clienti collettivi, individuali, pubblici e privati

i clienti delle cooperative del campione sono 2.486

i clienti persi nel biennio sono 431, pari al 17,3%:

nell’80% dei casi per prezzo alto

nel 50% dei casi per incapacità progettuale

i clienti acquisiti nel biennio sono 503, pari al 20,2%:

nel 90% dei casi per qualità del servizio

nel 70% dei casi per capacità progettuale

nel 10% del campione si rilevano iniziative sulla soddisfazione del cliente.

3) affidando responsabilità e importanza ai soci e ai lavoratori che operano a contatto con i clienti

i soci delle cooperative del campione sono 2.812
coloro che sono a contatto con i clienti sono 1.362, pari al 48,4%
le assemblee generali svolte sono 2,6 per anno in media,

con una partecipazione media del 53,8%;

le assemblee di gruppo o produttive sono 12,2 per anno in media:

la partecipazione si attesta all’80% medio.

le riunioni dei Consigli di amministrazione sono 17 all’anno medie;

i consiglieri che hanno contatto con i clienti sono in media 5,8.

l’integrazione salariale media del triennio 97-98-99 è di £. 2.256.000
la remunerazione del capitale sociale è di £. 263.000
nel 60% del campione esistono premi di produttività

le ore di formazione sono state di 1.472 medie, destinate sia al ruolo del socio, sia ai capi squadra

nell’80% del campione si registrano diversificazioni salariali deliberate nei regolamenti interni: nell’ultimo triennio 20% deliberati da apposita commissione, 60% dal Consiglio di amministrazione , 10% concordati con sindacato
nell’ultimo triennio solo 3 cooperative su 10 hanno assunto un totale di 1 quadro e 4 dirigenti

4) generando occupazione con rapporti di lavoro regolari, duraturi, operando perché il mercato si consolidi in questo senso

gli occupati delle cooperative del campione sono 2.739

98,87% sono a tempo pieno;

0,47% part-time;

0,66% collaborazione coordinata e continuativa.

92,66% sono soci in base al D.P.R. 602/70;

75,47% sono a salario convenzionale;

18,99% sono a salario pieno (art. 6 D.P.R. 602/70);

7,85% sono lavoratori a cui si applica il CCNL.

in tutte le cooperative del campione è previsto un trattamento di fine rapporto;

nel 25% delle cooperative sono previste previdenza e sanità integrative;

nell’80% polizze assicurative a vario titolo.

iniziative per la regolarizzazione del mercato sono effettuate in tutte le province da parte delle Leghe territoriali.

5) aumentando l’integrazione dell’offerta cooperativa e la coesione sociale nel territorio

Nel 1999 il 10% del campione ha proceduto a fusioni;

il 90% ha costituito A.T.I.;

il 90% ha partecipazioni societarie.

il 5% del fatturato è frutto di scambi di lavoro;

il 50% del campione ha realizzato iniziative imprenditoriali intracooperative.

tutti hanno come riferimento il documento sulle regole nei rapporti intercooperativi

il 40% delle cooperative ha promosso studi e iniziative formative interne

il 60% ha prodotto iniziative verso la comunità

6) generando redditività, investimenti, innovazione, sviluppo

il fatturato è di 185.599.000.000:

il fatturato per addetto 86.600.000

l’utile 2.013.000.000

il patrimonio netto 26.073.000.000:

il patrimonio netto sul fatturato è il 14,05%.

gli investimenti sono stati 23.454.000.000, pari all’11,17% del fatturato

3.482.000.000, pari al 2,01% sul fatturato, è l’IRAP pagata dalle cooperative del settore

64.428.587 l’utile destinato a Coopfond

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COMPARTO MOVIMENTAZIONE MERCI

Premessa

Il settore movimentazione merci, alla fine del 2000, era formato da 67 cooperative (4 in meno rispetto al 1999), che avevano sviluppato un fatturato di 529 miliardi e 629 milioni (+14% rispetto al 1999) con 7.821addetti (+6% rispetto al 1999).

I dati qui presentati sono stati raccolti da un campione consistente in 10 cooperative (pari al 14,9% del totale) con fatturato di 193 mld. (36,44% del totale) e con 2.691 addetti (34,4% del totale).

Le cooperative interessate sono rappresentative di tutti i territori della regione e si collocano nella fascia medio alta dell’insieme di cooperative di movimentazione. Basti pensare che nel 2000 il rapporto fatturato/addetto dell’insieme è di 67,72 milioni, mentre lo stesso indice del campione è di 79,39 milioni.

Le 10 cooperative del campione sono:

Co.fa.mo. e Saragozza (Bo) - Facchini e Trasporti (Fo) - Atfi (Imola) - Movitrans/Ctf e C.f.p. (Mo) - La Giovane e Taddei (Pr) - Co.fa.ri. (Ra) - M.g.m. (Re)

Realizzare gli scopi mutualistici e sociali cooperativi:

1) con un’offerta di servizi sempre più qualificati, competitivi e convenienti

11,8% è il tasso di aumento annuo delle attrezzature mobili (costituito dalla media ponderale del 23% di carrelli, del 14% di transpallet, del 11% di automezzi, 0% di gru, dall’11% di pale); nel 1999 il tasso era pari al 10%

21% è il tasso di sviluppo delle procedure informatiche (25% nel 1999).

al 2,99% dei clienti si forniscono servizi complessi parziali o totali del ciclo completo della movimentazione (4,67 % nel 1999)

sul totale del campione il 100% ha adottato procedure per la sicurezza

il 40%, 10% in più rispetto allo scorso anno, ha concluso le procedure di certificazione ISO 9002 e il 20%, 10% in meno rispetto al 1999, ha avviato le procedure

non sono stati promossi osservatori nuovi

non sono stati realizzati protocolli nuovi, anche se è avviata la procedura per Ferrara

2) soddisfacendo i clienti collettivi, individuali, pubblici e privati

i clienti delle cooperative del campione sono 2.410 (il 2,1% in meno rispetto al 1999)

i clienti persi nel 2000 sono 617, pari al 18% (0,7% in più rispetto al 1999):

nell’50% dei casi per prezzo alto (80% nel 1999)

nel 20% dei casi per qualità (50% nel1999)

i clienti acquisiti sono 242, pari al 7% (20% nel 1999)

nel 80% dei casi per qualità del servizio (90% nel 1999)

nel 40% dei casi per capacità progettuale (70% nel 1999

nel 50% del campione si rilevano iniziative sulla soddisfazione del cliente.(40% in più rispetto allo scorso anno)

3) affidando responsabilità e importanza ai soci e ai lavoratori che operano a contatto con i clienti

i soci delle cooperative del campione sono 2.530 (più del 7% rispetto al 1999)

coloro che sono a contatto con i clienti sono 1.397, pari al 55%( 48,4% il dato del 1999)

le assemblee generali svolte sono 3 per anno in media ( 2,6 nel 1999)

con una partecipazione media del 53,5% ( sostanzialmente stabile rispetto al 1999)

le assemblee di gruppo o produttive sono 10,3 per anno in media (12,2 nel 1999)

la partecipazione si attesta all’87% medio (7% in più rispetto al 1999)

le riunioni dei Consigli di amministrazione sono in media 16 all’anno (17 nel 1999)

il 60% del campione ha effettuato il ristorno

nel 70% del campione esistono premi di produttività , come nel 1999.

le ore di formazione sono state di 1.648 medie, destinate sia al ruolo del socio, sia ai capi squadra

(12% in più rispetto al 1999)

nell’80% del campione si registrano diversificazioni salariali deliberate nei regolamenti interni (dato stabile rispetto al 1999)

nell’ultimo triennio 5 cooperative su 10, 2 in più rispetto allo scorso anno, hanno assunto un totale di 15 quadri e 1 dirigente.

4) generando occupazione con rapporti di lavoro regolari, duraturi, operando perché il mercato si consolidi in questo senso

gli occupati delle cooperative del campione sono 2.691 (-1,75% rispetto al 1999)

91,04% sono a tempo pieno (98,8% nel 1999)

0,74% part-time (0,47% nel 1999)

per quanto riguarda i soci in base al D.P.R. 602/70, si mantengono sostanzialmente i parametri del 1999;

73,75% sono a salario convenzionale;

18,36% sono a salario pieno (art. 6 D.P.R. 602/70);

5,6% sono lavoratori a cui si applica il CCNL.

nel 90% dei casi è previsto un trattamento di fine rapporto;

nel 60% delle cooperative sono previste previdenza e sanità integrative;

nell’60% polizze assicurative a vario titolo.

Iniziative per la regolarizzazione del mercato sono effettuate in tutte le provincie da parte delle Leghe territoriali.

5) aumentando l’integrazione dell’offerta cooperativa e la coesione sociale nel territorio

Nel 1999 il 10% del campione ha proceduto a fusioni (come nel 1999)

il 50% ha costituito A.T.I. (90% nel 1999)

il 80% ha partecipazioni societarie ( 90% nel 1999)

il 7% del fatturato è frutto di scambi di lavoro (5% nel 1999)

il 40% del campione ha realizzato iniziative imprenditoriali intracooperative (50% nel1999)

tutti hanno come riferimento il documento sulle regole nei rapporti intercooperativi

il 70% delle cooperative ha promosso studi e iniziative formative interne ( 40% nel 1999)

il 50% ha prodotto iniziative verso la comunità ( 60% nel 1999)

6) generando redditività, investimenti, innovazione, sviluppo

il fatturato è di 193.252.000.000 (4% in più rispetto al 1999)

il fatturato per addetto 79.393.700 (4% in più rispetto al 1999)

l’utile 1.095.500.000 ( –46% rispetto al 1999)

il patrimonio netto 29.740.000.000 (14% in più rispetto al 1999)

il patrimonio netto sul fatturato è il 14,8% (come nel 1999)

gli investimenti sono stati 21.076.100.000, pari all’11,% del fatturato (come nel 1999)

4.599.100.000, pari al 2,37 % sul fatturato, è l’IRAP pagata nel 2000

nel 1999 l’IRAP ammontava a 3.842.000.000, pari al 2,01% del fatturato 1999; rispetto allo scorso anno si sono versati in più 757.100.000 (+19,7%)

29.300.000 l’utile destinato a Coopfond ( 64.428.587 nel 1999)

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COMPARTO MOVIMENTAZIONE MERCI 2001

Premessa

Il settore movimentazione merci, alla fine del 2001, era formato da 70 cooperative (3 in più rispetto al 2000), che avevano sviluppato un fatturato di 535 miliardi e 157 milioni (+ 1,04% rispetto al 2000) con 8.035 addetti (+ 2,67% rispetto al 2000).

I dati qui presentati sono stati raccolti da un campione consistente in 10 cooperative (pari al 14,28% del totale) con fatturato di 194 mld. e 150 mil. (36,28% del totale) e con 2.678 addetti (33,32% del totale).

Le cooperative interessate sono rappresentative di tutti i territori della regione e si collocano nella fascia medio alta dell’insieme di cooperative di movimentazione. Basti pensare che nel 2001 il rapporto fatturato/addetto dell’insieme è di 66,6 milioni, mentre lo stesso indice del campione è di 79,59 milioni.

Le 10 cooperative del campione sono:

Co.fa.mo. e Saragozza (Bo) - Facchini e Trasporti (Fo) - Atfi (Imola) - Movitrans/Ctf e C.f.p. (Mo) - La Giovane e Taddei (Pr) - Co.fa.ri. (Ra) - M.g.m. (Re)

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COMPARTO MOVIMENTAZIONE MERCI

Premessa

Le cooperative interessate sono rappresentative di tutti i territori della regione e si collocano nella fascia medio alta dell’insieme di cooperative di movimentazione. Basti pensare che nel 2001 il rapporto fatturato/addetto dell’insieme è di 66,6 milioni, mentre lo stesso indice del campione è di 79,59 milioni.

Le 10 cooperative del campione sono:

Co.fa.mo. e Saragozza (Bo) - Facchini e Trasporti (Fo) - Atfi (Imola) - Movitrans/Ctf e C.f.p. (Mo) - La Giovane e Taddei (Pr) - Co.fa.ri. (Ra) - M.g.m. (Re)

Realizzare gli scopi mutualistici e sociali cooperativi:

1) con un’offerta di servizi sempre più qualificati, competitivi e convenienti

- 24% è il tasso di rallentamento sullo sviluppo delle attrezzature mobili rispetto all’anno precedente (costituito dalla media ponderale del - 18% di carrelli, del - 35% di transpallet, del - 55% di automezzi, del + 18% di gru, del + 6% di pale); nel 2000 il tasso era invece + 11,8%

+ 44% è il tasso di sviluppo delle procedure informatiche (+ 21% nel 2000)

al 5,98% dei clienti si forniscono servizi complessi parziali o totali del ciclo completo della movimentazione (2,99% nel 2000)

il 100% ha adottato procedure per la sicurezza

il 50%, una in più, ha concluso le procedure di certificazione ISO 9002 e il 20%, come nel 2000, ha avviato le procedure

non sono stati promossi osservatori nuovi

non sono stati realizzati protocolli nuovi

2) soddisfacendo i clienti collettivi, individuali, pubblici e privati

i clienti delle cooperative sono 2.338 (il 3% in meno)

i clienti persi sono 930, pari al 19% (1% in più):

nel 50% dei casi per prezzo alto (come nel 2000)

nel 10% dei casi per qualità (20% nel 2000)

i clienti acquisiti sono 858, pari al 18% (11% in più):

nel 70% dei casi per qualità del servizio (80% nel 2000)

nel 30% dei casi per capacità progettuale (40% nel 2000)

nel 60% si rilevano iniziative sulla soddisfazione del cliente (10% in più)

3) affidando responsabilità e importanza ai soci e ai lavoratori che operano a contatto con i clienti

i soci delle cooperative sono 2.541 (più 0,4%)
a contatto con i clienti sono 1.621, pari al 63,79% (55% nel 2000)

le assemblee generali svolte sono in media 3 (come nel 2000)

con una partecipazione media sostanzialmente stabile rispetto al 2000;

le assemblee di gruppo o produttive sono in media 12 (10 nel 2000)

la partecipazione si attesta all’82,5% medio (6,5% in meno)

le riunioni dei Consigli di amministrazione sono in media 22 (16 nel 2000);

il 70% ha effettuato il ristorno (+ 10%)
il 50% eroga premi di produttività in generale, il 50% di cantiere

le ore di formazione sono state 1.422 medie, destinate sia al ruolo del socio, sia ai capi squadra (13,7% in meno)

nell’80% si registrano diversificazioni salariali deliberate nei regolamenti interni (dato stabile)
nell’ultimo triennio 5 cooperative su 10, come nello scorso anno, hanno assunto un totale di 14 quadri e 3 dirigenti ( + 2)

4) generando occupazione con rapporti di lavoro regolari, duraturi, operando perché il mercato si consolidi in questo senso

gli occupati delle cooperative 2.678 (- 0,5%)

il 99,51% è tempo pieno (91,4% nel 2000);

0,45% a part-time (0,74% nel 2000);

per quanto riguarda i soci in base al DPR 602/70:

84,13% sono a salario convenzionale (+ 14,2%);

11,99% ( - 6,37%) sono a salario pieno, art. 6 D.P.R. 602/70;

5,6%, sono lavoratori a cui si applica il CCNL come nel 2000

nel 100% dei casi è previsto un trattamento di fine rapporto (+ 10%);

nel 60% delle cooperative sono previste previdenza e sanità integrative (stabile);

nel 80% polizze assicurative a vario titolo (+ 20%)

iniziative per la regolarizzazione del mercato sono effettuate in tutte le province da parte delle Leghe territoriali.

5) aumentando l’integrazione dell’offerta cooperativa e la coesione sociale nel territorio

Si registra una fusione, come nel 2000; 14 A.T.I. (4 in meno); 38 partecipazioni societarie (3 in meno); 9 iniziative imprenditoriali intracooperative ( 5 in più).

tutti hanno come riferimento il documento sulle regole nei rapporti intercooperativi

il 60% delle cooperative ha promosso studi e iniziative formative interne (70% nel 2000)

il 50% ha prodotto iniziative verso la comunità (come nel 2000)

6) generando redditività, investimenti, innovazione, sviluppo

il fatturato è di 194.150.571.000 (+ 5%)

il fatturato per addetto 79.597.935 (+ 3%)

l’utile 2.180.600.000 (+ 99,1%)

il patrimonio netto 32.554.000.000 (+ 9,5%)

il patrimonio netto sul fatturato è il 16% (+ 1,2%).

gli investimenti sono stati 17.605.238.000, pari all’11% del fatturato (+ 1,8%)

5.875.173.000, pari al 3% sul fatturato, è l’IRAP pagata; nel 2000 l’IRAP ammontava a 4.599.100.000, pari al 2,4% del fatturato; rispetto allo scorso anno si è versato in più 1.276.000.000 (+ 27,7%)

61.525.000 l’utile destinato a Coopfond ( 29.300.000 nel 2000).

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